Oggi 16 maggio ricorre la Giornata Mondiale della Celiachia, un giorno ( non come un altro) per sensibilizzare, condividere e far conoscere la celiachia e la vita di un celiaco. Ma perché è così importante la giornata Mondiale della celiachia? Te lo spieghiamo noi.
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La Giornata Mondiale della celiachia
Ogni anno si “festeggia” la giornata Mondiale della celiachia che cade, come sempre, il 16 maggio e che si ritrova nella settimana della celiachia (che parte il 14 del mese corrente), una settimana ricca di eventi, curiosità e tanti progetti promulgati dall’ Aic, Associazione Italiana Celiachia. L’Aic di ogni regione, infatti, condivide appuntamenti, convegni, progetti e tanto altro per sensibilizzare e condividere al meglio la celiachia. Oggi ancora non presa sul serio.
La Settimana Nazionale della Celiachia è un’iniziativa dell’Associazione Italiana Celiachia che dal 1979 si impegna a cambiare in meglio la vita delle persone celiache e dei loro famigliari. “Nove giorni, dal 14 al 22 di Maggio, per fare corretta informazione, sensibilizzando il pubblico e i media su una patologia che in Italia riguarda circa 600.000 persone di cui quasi 400.000 non ancora diagnosticate”. Sul sito Aic è possibile individuare tutti gli eventi realizzati dalle 20 AIC e dalla Federazione nazionale, sia sul territorio sia nei contesti digitali.
Il 16 maggio rappresenta, forse, un punto di partenza per i celiaci, un punto per poter dare voce alla celiachia e a tutto ciò che ne consegue o meno: diagnosi, alimentazione, screening, visite e tanto altro sono solo alcune degli elementi fondamentali per il celiaco.
Cos’è la celiachia?
All’interno di questo sito ne abbiamo parlato davvero tanto ma vale sempre la pena ricordare. La celiachia “è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine* in soggetti geneticamente predisposti” .
“La celiachia è caratterizzata da un quadro clinico variabilissimo, che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, quali anemia, astenia, amenorrea, infertilità, aborti ricorrenti, bassa statura, ulcere del cavo orale, osteoporosi, dolori articolari, dermatiti, edemi, alopecia, alla associazione con altre malattie autoimmuni, fino a complicanze molto gravi quali l’epilessia con calcificazioni cerebrali o il linfoma intestinale”.
Le persone celiache devono modificare la loro dieta per tutta la vita, escludendo rigorosamente tutti gli alimenti che contengono glutine ed evitando ogni trasgressione riducendo al massimo ogni tipo di contaminazione.
La dieta senza glutine
Per iniziare a stare meglio è importante innanzitutto ricevere una corretta e veloce diagnosi di celiachia, seguendo l’iter corretto e senza ricorrere a test per l’autodiagnosi. (Purtroppo, l’iter diagnostico per alcuni è ancora lungo). La diagnosi di celiachia avviene attraverso le seguenti fasi fondamentali: l’esame del quadro clinico, gli esami del sangue specifici, la biopsia intestinale.
“Per conoscere la propria diagnosi è fondamentale non eliminare il glutine dalla propria dieta prima di aver completato tutti gli accertamenti, compresa la biopsia intestinale”. Ad oggi, non ci sono “scappatoie”: l’unica modo per convivere al meglio con la celiachia è seguire una dieta senza glutine per tutta la vita.
Come informarsi
Come può un celiaco informarsi sulla celiachia? Ebbene, la risposta è molto semplice. L’Associazione italiana Celiachia ti da la possibilità non solo di condividere e rendere pubbliche tutte le novità sulla celiachia ma ti da anche un aiuto attraverso il suo “ABC del celiaco“ ( molto utile per i neodiagnosticati), una guida che ti permette di conoscere al meglio se un alimento è permesso o meno.
Inoltre, l’app di Aic ti darà la possibilità di scoprire nuovi luoghi e locali senza glutine sicuri.
La giornata Mondiale della Celiachia non deve essere solo il 16 maggio ma tutti i giorni.
Fonte informazioni: Aic