Le bevande alcoliche sono tutte senza glutine? Quante volte abbiamo avuto problemi sulle bevande alcoliche quando siamo andati a fare un operativo o semplicemente ad una cena? Abbiamo deciso di fare chiarezza a riguardo.
Attenzione: tutte le informazioni sono tutte fonti Aic.
Le bevande alcoliche
Partiamo dalla base. Cosa sono le bevande alcoliche? Molte semplicemente “L’alcol è una sostanza estranea all’organismo, non utile e non essenziale, con un alto potere calorico, oltre ad essere tossico e potenzialmente cancerogeno.
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Agisce sulle funzioni psichiche e può creare dipendenza e portare squilibri nutritivi. Purtroppo, non essendo quantificabili le dosi di alcol non dannose per la salute, non si può parlare di consumi “sicuri”, né “raccomandabili”, ma di consumi controllati (indicativamente al giorno 1 bicchiere per la donna e 2 bicchieri per l’uomo) da limitare preferibilmente a pasto”.
Partiamo, allora, dal capire quali sono idonee e quali no per un celiaco.
Vino e spumante
Per quanto riguarda il vino “in tutte le tipologie (ad esempio, bianco, rosso, rosé, fermo, frizzante, ecc.), anche se addizionato di solfiti, è considerato sempre permesso per il consumatore celiaco” mentre lo spumante “è un vino speciale perché arricchito di anidride carbonica. Si suddivide in: naturale, nel quale l’anidride carbonica deriva dalla rifermentazione del vino, e artificiale, nel quale è prevista l’aggiunta diretta di gas”.
Gli spumanti naturali si possono ottenere, invece, in due metodi: Champenois e Charmat. Il primo il vino viene addizionato ” di sciroppo e di lieviti selezionati appartenenti al genere Saccharomyces (classico lievito della fermentazione vinaria che viene fatto crescere sul melasso e quindi non indica un problema per i celiaci).
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Aic aggiunge: “La medesima aggiunta di colture di lieviti selezionati viene effettuata anche quando si vogliono “correggere” eventuali difetti del vino. Ad esempio, quando il vino non ha raggiunto la gradazione alcolica desiderata si attua il processo di “rifermentazione”, che consiste nel rifermentare il vino in presenza di vinaccia fresca, se il trattamento si fa nel periodo di vendemmia, oppure con l’aggiunta di colture di lieviti.
Molti dei vini che comunemente si consumano sono sottoposti a questo tipo di correzione. Quindi nessuna preoccupazione per lo spumante”.
L’alcool etilico
L’alcool etilico (o alcool buongusto) è ottenuto mediante distillazione, previa fermentazione alcolica di alcune materie prime, quali: melasse, vinacce, mosti e cereali. A partire dall’alcool etilico è possibile preparare acquaviti e bevande liquorose che derivano da miscugli di alcool con estratti o essenze di piante aromatiche (amari, digestivi, liquori dolci e secchi).
L’alcool etilico tal quale è permesso.
Distillati
Per quanto riguarda i distillati o acquaviti sono ottenuti tramite distillazione: assenzio, brandy, cachaça, calvados, cognac, gin, grappa, rum, tequila, vodka, whisky, ecc. Questa categoria è libera se il distillato è puro (tal quale) senza aggiunta di aromi, coloranti o altri additivi.
Esempio: la vodka è libera, ma la vodka alla pesca è a rischio.
“Non sempre la presenza di altre sostanze si rende evidente dalla semplice lettura del nome del prodotto, come in questo caso, pertanto si consiglia di leggere attentamente l’etichetta prima di consumare un distillato”. Ovviamente, un prodotto “derivato” da distillato e contenente anche altri ingredienti (es. prodotti “a base di …”) ricadrebbe ugualmente tra le bevande alcoliche a rischio e può essere consumato solo se riporta la dicitura “senza glutine” in etichetta.
Whisky, vodka e gin
I risultati di studi promossi dall’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza degli Alimenti) e finalizzati alla ricerca dell’eventuale presenza di tracce di glutine nei distillati da cereali vietati hanno confermato l’assenza di glutine in queste bevande. Il processo produttivo tramite distillazione, infatti, è tale per cui il prodotto finito non può contenere glutine né esserne contaminato.
Liquori
I liquori sono ottenuti con trasformazione a freddo (macerazione, infusione, ecc.) dall’alcool etilico o da altri liquidi alcolici, mescolati con sciroppo di zucchero ed aromatizzati, chiarificati, colorati, ecc.
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Questa categoria è considerata ”a rischio”. Pertanto possono essere consumati con tranquillità solo quei liquori riportanti la dicitura “senza glutine” in etichetta o che sono prodotti artigianalmente in casa e di cui pertanto si possono controllare il processo produttivo e gli ingredienti utilizzati.
La birra
Forse questo è il particolare sulla questione bevande alcoliche più semplice. Sostanzialmente la birra ottenuta dalla fermentazione di cereali permessi si considera un prodotto “a rischio” per il consumatore celiaco, pertanto è idonea se riportante in etichetta la dicitura “senza glutine”.
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Ovviamente, le birre senza glutine si possono trovare nei negozi convenzionati, in pizzerie e ristoranti presenti nel circuito Aic e anche nei supermercati.
Fonte: Aic